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Copertine

 

“...un artista tra i più raffinati e rigorosi: le sue tavole paiono costringere l'uomo a specchiarsi in se stesso. Convinto che al di là di apparenze e ipocrisie, ogni rapporto umano abbia una sua verità semplice e diretta, Pietro lo scarnifica prima mentalmente e poi nel tratto. Una volta intuita la soluzione grafica, comincia l'eliminazione dell'inutile, degli orpelli, una lotta lunga e paziente contro il superfluo.Ed è proprio quest'attitudine “a riportare le idee al nocciolo” che aiuta a comprendere il fenomeno Bestetti sul versante giornalistico, dove ha legato il suo segno (a parte l'attività editoriale dove ha creato copertine importanti come “Lo straniero” e “La peste” di Camus o “L'Ulisse” di Joyce o “Contes et propos” di Quenau da Gallimard e altri...) a un settimanale d'attualità economica come “Il Mondo”. Per tradurre graficamente le astrazioni dell'economia, quanto mai composite e articolate, con l'immediatezza necessaria al messaggio giornalistico, era forse indispensabile un artista votato all'essenziale, capace di evocare lo scenario più complesso da un semplice particolare, usando lo scarno linguaggio dei simboli.”

 

Cesare Medail, Milano – 1990

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